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Stupido è democratico.
Grau Kotten vince sempre.
L’esperienza è la madre di ogni certezza, cantilenava mia nonna ad ogni sbucciatura di ginocchia. Impegnata a piagnucolare e troppo piccola per tanta saggezza avevo lasciato depositare le sue parole sul fondo della coscienza fino all’incontro con il sindaco Grau Kotten.
Va premesso che Grau si presenta bene, cultura superiore alla media, carriera di tutto rispetto, buone relazioni con tutti. Eppure è stupido come la capretta di Kölge, anzi di più.
La prima osservazione che voglio condividere è che la stupidità è democratica: colpisce in modo equanime la popolazione senza distinzione di sesso, patrimonio o provenienza.
Poi è arrivata la pandemia e io, sempre immemore della nonna, mi sono detta che era un’occasione per tutti per diventare migliori, e che il nostro piccolo angolo di mondo si sarebbe unito per digerire senza troppi drammi questo infausto periodo.
In un bel pomeriggio marzolino chiamo Kotten per sottoporgli una mia piccola idea senza dare retta alla nonna che dall’aldilá già da un pezzo mi dava vigorosi pizzicotti: e qui ho iniziato a rotolare giù dalla cima delle mie buone intenzioni. Grau (diamoci del tu) mi ascolta, e a seguire inserisce tanti piccoli sassolini sul percorso che gli prospetto. Tutto bellissimo ma…. i permessi… chi si prende la responsabilità e sai, tanta burocrazia, però potresti sentire il mio amico…
Passano venti minuti e arredare il Louvre con i mobili di Ikea mi sembra assolutamente più semplice del fare il mio piccolo evento.
Kotten 1, Hilly 0.
La nonna risorge materializzandosi nel fumo della sigaretta anti stress che mi sto gustando, per darmi il suo ultimo consiglio: mai dare a uno stupido una buona idea. Penserà che gli rubi la scena, l’assolo, gli applausi.
L’unica strategia è evitarlo come la peste o omaggiarlo come Marylin Monroe; in questo secondo caso esagerate pure senza remore. Non avrà mai il sospetto che stiate mentendo.
Tutto sommato i pacifici cittadini di Hünsen vivono bene lo stesso; anche se si sono accorti di aver eletto un sindaco buono a nulla, gli lasciano gestire il nostro amato festival annuale della carota gigante e il resto dell’anno cercano di ignorarlo sorridendo affabili.
Saranno anche gente di provincia ma hanno capito le basi: i Kotten di questo mondo sono universalmente imbattibili.